Eugenio Aghemo e Luigi Mulatero si sfidano alle comunali di giugno
A Villarbasse, per le elezioni comunali di sabato 8 e domenica 9 giugno la sfida è tra i candidati sindaco Eugenio Aghemo (lista «Villarbasse per domani») e Luigi Mulatero (lista «Noi siamo Villarbasse»); alcune domande per conoscerli meglio.
Una breve presentazione personale
AGHEMO: «Sono un villarbassese doc, ho sempre vissuto a Villarbasse, tranne alcuni momenti legati alla scuola, e sono radicato anche dal punto di vista sociale in questo contesto; ho vissuto in entrambe le borgate e quindi ritengo di conoscere bene anche la parte di origine agricola della popolazione. Faccio l’imprenditore e anche in questo caso sono inserito sul territorio, seppur lavorando principalmente per l’industria. Da 25 anni mi interesso dell’amministrazione pubblica, ho fatto 15 anni l’assessore e 10 anni il sindaco, e quindi ho avuto una forte esperienza anche in questo campo; per me è stata importante come crescita dal punto di vista personale e mi ha portato ad avere un’esperienza a 360 gradi, e mi riferisco a quella che può essere la differenza tra lavorare nel privato e nella pubblica amministrazione, due cose diverse ma anche complementari».
MULATERO: «Sono sposato da oltre 30 anni, sono orgogliosamente padre di due figli laureati, una in infermieristica e uno in ingegneria informatica, stabilmente impiegati. Ho avuto una vita lavorativa da artigiano e commerciante, sono in pensione da pochi mesi e quindi ho il tempo da dedicare all’amministrazione di Villarbasse».
Perché ha deciso di candidarsi a sindaco di Villarbasse?
AGHEMO: «Ho deciso di ricandidarmi a sindaco principalmente perché ho con me una squadra di persone molto competenti e avendo ancora molte cose da realizzare, che sono pronte per il lavoro fatto in questi anni, la mia decisione è di responsabilità verso i miei collaboratori e verso la comunità, per non lasciare le cose incompiute».
MULATERO: «Ho accettato la candidatura a sindaco di Villarbasse su richiesta del consigliere Paolo Giardino; l’amicizia decennale che ci lega, lo ha portato a propormi la candidatura, sapendo che conosco i funzionamenti della macchina amministrativa, e insieme a lui ho personalmente condiviso parecchie problematiche territoriali».
Quali sono le caratteristiche della sua lista?
AGHEMO: «Il gruppo che si è formato ha la caratteristica principale della competenza, perché c’è un’esperienza di tanti anni, e l’altro aspetto importante è l’inserimento di nuove persone che portano un entusiasmo nuovo e la voglia di fare e di imparare, e di inserirsi nell’esperienza degli amministratori uscenti per fare una nuova proposta sul territorio».
MULATERO: «Le persone che compongono la lista sono competenti e determinate, sensibili per il proprio paese».
Se venisse eletto, quale sarebbe il suo primo impegno?
AGHEMO: «Quello di lavorare soprattutto nel sociale per cercare di rafforzare la coesione della comunità, e di conseguenza una serie di iniziative come quella di creare dei gruppi di lavoro per avere sentore dei problemi della popolazione e avere un’amministrazione ben connessa con il tessuto sociale».
MULATERO: «Il primo impegno consiste nell’avviare le iniziative più richieste dai cittadini. Nei primi 100 giorni, ci impegneremo a: contattare gli istituti bancari affinché sul territorio venga aperto uno sportello bancomat; istituire un tavolo di lavoro con i comuni confinanti per la manutenzione delle strade campestri, affinché siano serenamente percorribili su tutta la collina; approntare uno studio per la messa in sicurezza degli attraversamenti della strada provinciale; e infine, ma non meno importante, affrontare la questione del Rio San Quirico, meglio conosciuto come “fogna a cielo aperto”, sedendoci al tavolo con la SMAT o chi per essa, per risolvere un problema che si trascina da decenni».
Quali sono i punti più significativi del suo programma?
AGHEMO: «Abbiamo diviso il programma in tre macro-aree che all’interno riassumono tantissime cose. La comunità per noi è l’aspetto prioritario, con l’associazionismo, la coesione sociale e l’integrazione tra le generazioni, e poi il territorio, con l’ambiente, i beni artistici, l’urbanistica, la viabilità; il territorio lo riteniamo importante per realizzare il primo punto che è la comunità».
MULATERO: «Tutto il programma è significativo, sicuramente il trasporto pubblico deve essere migliorato, anche nei giorni festivi; la necessità di asili nido, il commercio al dettaglio al centro del paese necessita di maggiore attenzione altrimenti non rimangono più negozi ed un punto bancomat è indispensabile soprattutto per gli anziani che hanno difficoltà ad usare la moneta elettronica».
Tre parole-chiave per sintetizzare la sua proposta elettorale.
AGHEMO: «Comunità, territorio, riconoscibilità verso l’esterno».
MULATERO: «Sicurezza, viabilità, cura del territorio».
Perché gli elettori dovrebbero scegliere la vostra lista?
AGHEMO: «Dovrebbero scegliere la nostra lista perché formata da persone competenti, entusiaste, serie, che hanno a cuore l’etica sociale, e perché sono tutte del territorio, e questo lo rivendico perché riteniamo che chi vive il territorio abbia il polso della situazione e un contatto diretto con tutte le componenti della nostra comunità».
MULATERO: «Perché gli elettori dovrebbero scegliere la nostra lista? Devono scegliere di votare la lista numero 1 “Noi Siamo Villarbasse” perché dopo 80 anni di esclusiva noi portiamo una prospettiva nuova, una dedizione totale e un impegno concreto, mentre sinora chi ha amministrato è rimasto a 30 anni fa, le proposte della nostra lista “Noi Siamo Villarbasse”, negli anni sono sempre state respinte per poi realizzarle in ritardo. Nell’altra lista non c’è visione».
Quali sono i prossimi appuntamenti della sua campagna elettorale?
AGHEMO: «Noi faremo ancora due appuntamenti con la popolazione, aperti a tutti: il 30 maggio alla Casa delle Associazioni, e al centro sportivo comunale il 5 giugno».
MULATERO: «I prossimi appuntamenti: incontrare la gente e ascoltare le proposte che servono a migliorare il paese, e incontro con le associazioni, cuore pulsante di Villarbasse, che dobbiamo ringraziare».
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