Villarbasse, le testimonianze di Pro Loco e Anni d’Oro sul fermo delle attività

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Il fermo di tutte le attività a causa del coronavirus, da marzo a maggio 2020, ha rappresentato un momento faticoso per tutte le associazioni, costrette a cancellare i programmi per la primavera e per l’estate. Ecco come Pro Loco Villarbasse e Anni d’oro raccontano questo difficile periodo.

Pro Loco Villarbasse

Purtroppo il 2020 si è dimostrato un anno bisestile veramente “funesto” sotto parecchi punti di vista. Tutti gli eventi programmati sono stati annullati e tenuti in cantiere per il 2021 che ci auguriamo migliore per tutti.

Durante questo periodo le signore della Pro Loco hanno collaborato con il Comune alla preparazione delle mascherine distribuite alla popolazione.

Il Consiglio Direttivo continua ad occuparsi dei programmi già previsti, aggiungendo ad essi eventuali nuovi eventi e fare il possibile per concludere il 2020 con un po’ di ottimismo e voglia di ripartire continuando a vivere il Paese. Noi facciamo tutto questo con buona volontà impegno ed anche un po’ di allegria, cercando, per quanto possibile, di comunicarlo anche ai nostri concittadini: bisogna essere uniti anche in queste situazioni negative.

Come la Primavera e l’Estate ci hanno portato fiori e frutti e tutta la natura si presenta con i suoi colori, cerchiamo anche noi di riprenderci la voglia di fare e collaborare per i prossimi eventi ed incontri nelle piazze e vie di Villarbasse .

Ci auguriamo di poterci incontrare in allegria il prima possibile.

Il direttivo Pro Loco

Anni d’oro

Carissimi figli, nipoti, cugini, amici, cari Villarbassesi,

siamo stati chiusi per parecchio tempo nelle nostre case, prima pensando che sarebbero stati pochi giorni, poi i tempi si sono allungati e abbiamo dovuto affrontare le nostre paure e le nostre angosce ascoltando ogni giorno con l’orecchio ben teso i telegiornali che annunciavano situazioni a dir poco disastrose.

Gli anni sono passati, sono diventati d’oro e in questi mesi alcuni di noi hanno provato, seppur diluite, le stesse emozioni vissute durante la seconda guerra mondiale, quando bambini eravamo costretti a scappare nei rifugi aerei per poterci riparare dalle bombe, le lunghe file per poter comperare qualche pezzo di pane,  ma soprattutto ricorda negli occhi la paura, quella stessa che oggi ci accumuna nel sapere che il nostro  attuale nemico è dietro l’angolo, non fa nessun rumore, non ci permette di sfuggirgli, questo è un nemico subdolo, ignoto, non ha volto, ha solo un nome, che la scienza gli ha dato per riconoscerlo rispetto ad altri che già nel passato ci hanno colpiti.

Nella vita di questi mesi qualche bel momento ha accompagnato questa nostra clausura forzata, il piacere di tornare a farsi il pane in casa, anche se nei primi giorni di chiusura totale era sparita la farina; il figlio di un nostro socio che lavora in una ditta che produce farine, ha raccontato che nei primi giorni di chiusura gli ordini che arrivavano erano di 150 quintali al giorno destinati alla rivendita. Attimi di sollievo li abbiamo ottenuti attraverso queste terribili nuove tecnologie che, forse per la prima volta, abbiamo veramente apprezzato; poter leggere il messaggino che ci inviavano figli e nipoti, vederli sullo schermo di un pc e o di un cellulare, ci ha aiutati enormemente a superare la solitudine e ad amare questi infernali aggeggi con i quali sovente bisticciamo. Dobbiamo dire un grande grazie a tutti i volontari che si hanno consegnato a domicilio le medicine e la spesa accompagnate dal loro sorriso. Adesso che il peggio sembra passato, anche se non ancora superato, sentiamo una pietra sul nostro animo:  essere obbligati suona alle nostre orecchie, come penso alle vostre, come una privazione della libertà, non possiamo più uscire liberamente ma dobbiamo mascherarci  e adesso che un poco di questa libertà ci è stata ridonata, dobbiamo cercare di sorridere con gli occhi e di scambiarci un gesto quando ci incontriamo; gli occhi sono lo specchio dell’anima e l’anima in questo momento ha bisogno di dolcezze.

Domenica 14 giugno, con tutte le cautele consigliate dai decreti, abbiamo riaperto la nostra sede, ci siamo rivisti, rigorosamente con mascherina, felici di poterci finalmente incontrare. Invitiamo tutti i nostri soci e coloro che vorranno iscriversi a raggiungerci per un pomeriggio in compagnia, per il momento, alla domenica dalle 16 alle 18, successivamente compatibilmente con la situazione sanitaria l’orario di apertura sarà esteso anche al mercoledì e a tutto il pomeriggio della domenica. Vi aspettiamo: ci terreno compagnia con le parole e un sorriso.

Marinella Mazzero e Giusi Sella Gili per Anni d’oro

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