Il Comune di Villarbasse ha aderito alla proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) per introdurre l’Educazione alla Cittadinanza in tutte le scuole, con l’obiettivo, sottolineano i promotori, di invitare i ragazzi a «interrogarsi sulle regole e sul loro significato, sul rispetto del bene comune e dell’altro» perché «lo scollamento con le istituzioni si argina rimettendo al centro valori condivisi, a partire da quelli contenuti nella nostra Costituzione». Le firme si raccolgo all’ufficio Anagrafe (orari: lunedì e giovedì 8.30-12.30 e 15-17.30, martedì, mercoledì e venerdì 8.30-12.30); è necessario presentarsi muniti di un documento di identità.
Secondo la proposta di legge, l’educazione alla cittadinanza dovrebbe costituire «materia autonoma e con voto indipendente nei curricula di entrambi i cicli didattici, e quindi nelle scuole di ogni ordine e grado», e prevedere lo studio della Costituzione, delle istituzioni dello Stato italiano e dell’Unione Europea, dei diritti umani, dell’educazione digitale, ambientale e alla legalità, del diritto del lavoro, oltre ai fondamentali principi e valori della società democratica, come i diritti e i doveri, la libertà e i suoi limiti, il senso civico, la giustizia. Si tratta, spiegano i promotori, di una «opportunità per aiutare i nostri ragazzi a formare un senso critico e a capire quanto la cura del luogo in cui abitano e il rispetto delle regole di convivenza siano fondamentali per essere veramente dei buoni cittadini».
Affinché la proposta di legge di iniziativa popolare possa essere presentata in Parlamento è necessaria la sottoscrizione di almeno 50mila elettori; la raccolta firme si conclude il 5 gennaio.
Questa è un’iniziativa sacrosanta. Era da anni che sentivamo la necessità di un inserimento di questa materia nelle scuole.
Quante firme sono state raccolte?
A Villarbasse sono state raccolte un centinaio di firme, a livello nazionale 78mila, superando dunque la soglia di 50mila adesioni necessaria per depositare la proposta di legge di iniziativa popolare sull’educazione alla cittadinanza.