“L’esempio di Miriam e Beppe continuerà a guidarci nelle nostre vite”

Villarbasse – Sono state tantissime le testimonianze d’affetto nel ricordo di Miriam e Beppe Rosso, in un inizio novembre che ha profondamente segnato la comunità di Villarbasse, da giovedì 1, giorno dell’incidente di Lillianes nel quale i due coniugi hanno perso la vita.

Sabato 3, data del loro anniversario di matrimonio, si è svolto un incontro al centro sportivo, luogo per il quale i Rosso si erano molto spesi, con i figli Davide e Alberto e gli amici che hanno messo insieme personali frammenti di memoria per comporre un mosaico dei variegati modi nei quali si esprimevano la creatività e la generosità di questa coppia straordinaria.

Lunedì 5, il funerale nella chiesa di San Nazario ha raccolto attorno alla famiglia centinaia di persone in un commovente abbraccio collettivo. Il parroco don Luciano ha ricordato la «testimonianza di vita» di Miriam e Beppe e la visione cristiana secondo cui «l’amore non muore mai»; il sindaco Eugenio Aghemo ha parlato a nome della comunità, indossando la fascia tricolore, ripercorrendo le tante iniziative sostenute dai Rosso per il paese, dai primi incontri a Corbiglia negli anni Ottanta, appena arrivati a Villarbasse, fino alle ultime battaglie per mantenere aperto l’unico sportello bancario; gli Amici di San Nazario hanno sottolineato l’impegno per i lavori di restauro della chiesa parrocchiale.

E’ stato nella parole dei figli Davide e Alberto che il ricordo si è trasformato in presenza. Beppe, nella sua originalità, aveva chiesto a loro, dieci anni fa, di scrivere la lettera per il suo funerale, il «coccodrillo», perché voleva sapere cosa avrebbero detto, e così è stato fatto. I figli, ripercorrendo innumerevoli istanti vissuti insieme, hanno ringraziato i genitori per aver saputo trasmettere loro valori fondamentali: l’onestà e la serietà nel lavoro, la ricerca continua di nuove idee e soluzioni, la fedeltà alla famiglia. «Quel castagno – ha detto Davide – ci ha separati ma il loro esempio continuerà a guidarci nelle nostre vite».

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