Intervista al portavoce del comitato per il No del centrodestra rivolese
A Rivoli esistono tre i comitati per votare no al referendum costituzionale del 4 dicembre: cinquestelle, centrodestra e parte del centrosinistra. Aldo Comoretto è il portavoce di quello espressione di Forza Italia. «Siamo nati a Rivoli – dice – ma non escludiamo di occuparci anche dei paesi vicini», come Villarbasse.
Quali sono le motivazioni principali per votare No al referendum?
«Io credo che la Costituzione non si possa cambiare con una maggioranza risicata, espressione solo del governo che guida la nazione, ma dovrebbe essere, com’è stata la Costituzione nata nel 1948, frutto di un’assemblea costituente o, per lo meno, di una Bicamerale, comunque di un accordo tra le principali componenti politiche; cosa che, in questo caso, non è assolutamente avvenuta».
Cosa vi preoccupa maggiormente?
«L’abbinamento tra l’Italicum e questa riforma fa sì che si vada verso un governo molto forte, con il partito che prende il premio di maggioranza che praticamente gestisce tutto. Con l’Italicum un partito del 15-20% può andare a governare il Paese; prende la Camera e prende anche il Senato, perché i senatori, essendo i sistemi elettorali fortemente maggioritari, saranno, nella stragrande maggioranza, espressione del partito che vince. Viene fortemente ridotto il ruolo politico delle forze di minoranza».
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